Lettera aperta ai miei due amici Polle e Paolo, ossia, i miei Castore e Polluce.
Oggi sono venuta a trovarvi, voi siete troppo pelandroni e tocca sempre a me muovermi.
Ma vi perdono, siete due omaccioni un po’ mollicci, non è colpa vostra è che io ho un’altra tempra, sono una donna!
Comunque mentre con la mia macchina cantavo a squarciagola per esorcizzare la noia della strada che mi separava da voi ho capito quanto mi mancate.
I miei due amici, i compari di letteratura, scrittura e voglia di raccontarsi. Ma come ci siete capitati in quel posto dimenticato da Dio e dagli uomini. Vedete che è come dico io? Nella vita c’è sempre una legge di compensazione. Insomma finalmente arrivo e vi ritrovo. Tutte e due superbamente folli. Ognuno alla sua scrivania, annoiati ma vitali. Vi abbraccio forte. Sono felice di vedervi, non so voi ma fa uguale. L’atmosfera è quella di sempre, l’alchimia si ricrea istantanea.
Dopo il solito lauto pranzo della mensa ci ritiriamo a chiacchierare nella vostra angusta stanza. Luogo ameno ma ci siete voi e diventa quasi bella.
Paolino legge le ultime pagine del mio nuovo libro, Pollino come al solito mi aiuta con il blog: due santi. Superate questi due prime incombenze si passa ai soliti dibattiti. Vi guardo parlare, ridere, attaccarmi, canzonarmi, siete due beceri denigratori ma vi adoro e questo evidenzia una patologia masochista del mio superbo carattere. Siete diversi eppure simili. L’inappellabile testimonianza che anche nel vostro genere (quello maschile) ci può essere qualche cosa di buono.
Parlare con voi mi ricarica, mi fate ridere e riflettere. Mi sento accolta, non sempre condivisa ma il vostro sforzo di comprendermi è encomiabili, e raro.
Rifletto sul perché sto così bene con voi, è una sensazione che comprende molte sfumature ma so qual è la risposta più importante: con voi mi sento libera. Posso dire scemate o cose profonde, sbagliare, inchiodarvi a verità ostiche, ridere od essere triste senza dovermi censurare. E questo mi sembra un regalo meraviglioso.
Non siete due uomini normali o forse siete quello che gli uomini sarebbe normale che fossero, non lo so, ma so che vi voglio bene, benissimo e sono felice di essere il terzo elemento di questo strampalato terzetto.
Vi stampo un grande bacio sui guancioni.
Alla prossima amici miei e mi raccomando andate a scoprire la storia dei due gemelli sopra citata, troverete elementi interessanti.
Sono troppo colta, troppo intelligente, mi sa che tra i tre siete voi i più fortunati, quante perle di saggezza da questa splendida donna….ohibò!!
giovedì 21 febbraio 2008
martedì 12 febbraio 2008
Soluzione all'Indovinello
Alzati gli occhi al cielo, in una tersa nottata di gennaio, finalmente capì chi era! Sdraiato, come dopo l'ultima fatica, vide Orione trasformarsi da combattente arcigno a leggiadra farfalla. Era solo una questione di prospettive...
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