Da " Mio padre mi chiamava Luna"
Mio padre mi chiamava Luna.
Ed il mio cuore batte forte ogni volta che ci penso.
Mi ritornano in mente le tante serate spese nel chiacchiericcio fitto dei nostri ricordi.
La luce spenta, la finestra aperta, il bagliore discreto della sfera argentata. Lui disteso nel suo letto ed io seduta accanto a lui, a gambe incrociate, a raccontarci.
Chissà se fu in uno di quei momenti che sovrappose me alla luna. Mi piace pensare che fu così.
In quelle serate così nostre, i contorni della stanza sfumavano, il pudore della notte nascondeva ogni oggetto sgradito alla nostra vista e come degli attori, soltanto noi restavamo illuminati dall’eleganza di quel lieve fascio di luce.
Quante cose ci dicemmo. Recuperammo un’esistenza.
Avevo attraversato la mia vita nell’attesa di quei momenti ed essi arrivarono solo alla fine della nostra storia. Ma non ho rimpianti. C’è un momento per tutto, ed il nostro arrivò allora, e questo deve bastarmi.
Io ho vibrato. E può non capitare mai in un vita mal interpretata.
Un battito.
martedì 22 aprile 2008
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7 commenti:
bello leggerti
Ciao Antonio, benevenuto e grazie del tuo commento. E' bello sapere che ti piaccia ciò che scrivo.
A presto.
Ciao m.cristina! Questo scorcio del tuo libro è meraviglioso...spero che anche io un giorno possa vibrare come te. Per adesso, senza rimpianti, aspetterò quel momento, cosi bello, che forse non arriverà mai del tutto..chissà.
Grazie per aver condiviso con noi questo scorcio. Ciao :)
Ciao Elisa, non demordere, io ho fatto di tutto perchè arrivasse.Non è tutta volontà ma insomma, una buona dose...
E pensare che sulle riserve l'ho pubblicata per sbaglio. In realtà questo incipit era per " la stanza del te" ed invece...quando mi sono accorta dell'errore ho pensato di toglierlo pensando al brontolio che avrebbe prodotto nei miei due omaccioni, Paolo e Polle. Loro due infatti mi rimproverano di scrivere poco su questo blog ed in fondo hanno anche ragione. Vedi l'inconscio...
Allora...per fortuna che ti sei sbagliata!Buon lavoro! :)
E' bello sentirsi chamare "Luna"..
Bello...
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