lunedì 8 ottobre 2007

da "Chiamalo come vuoi"

Quanto ti bastava poco ieri per sentire dentro le emozioni della vita.
Ed ora hai messo una barriera tra quello che non vorresti essere e quello che sei, e la tua potenziale sapienza.
Il tuo sperperato patrimonio si sta esaurendo.
E intanto incombe l'ora del.......
Caffè, fumo, sogni sognati e tanta razionalità che ti impedisce i movimenti.
Che cosa daresti per un po' d'umiltà, per parlare senza paura, per non difenderti?!.
La logica soluzione è sempre più lontana e la verità è che non credi a niente.
Quello che conosci diventa scontato.
Disimparare.
La tua personalità si è sgretolata per un sistema.
Il tuo male ha bisogno d'acqua di sorgente.
Disimparare

4 commenti:

M.Cristina ha detto...

Evviva!!!!! E' arrivato anche Paolo.
Il tuo inizio mi sembra proprio appropriato, diciamo che ha alzato subito il livello del blog.
Bravo ben fatto!

Il concetto del disimparare mi affascina e lo considero un buon metodo per non fermare la propria corsa nei cunicoli claustrofobici in cui tutti a volte ci infiliamo. Disimparare le cose inutili, quelle che non ci appartengono ma che abbiamo fatto nostre, assorbendole ignari, dal contesto che ci circonda e limitano il nostro pensiero e la sua capicità di spaziare.
Ecco potremmo iniziare da questo punto per dare il via alla discussione.

Paolo ha detto...

La cosa più difficile è disimparare a non provare l'artificiale sicurezza del nostro agire indotta dai successi e dalle campane di vetro della nostra vita presente. Credo che questa sia l'unica vera (passami il termine) emozione da estirpare e possibilmente sterminare.

polle ha detto...

Siamo un passo avanti. Il punto di non ritorno, che io per ultimo ho superato da poco, lascia paura ma anche eccitazione, per la possibilità di intraprendere nuove strade, con la consapevolezza di poter reinterpretare le vecchie, scartando quelle che conducono esclusivamente a vicoli ciechi! Paolo sei un genio!
Un bacio,
polle

Paolo ha detto...

Se io sono un genio tu sei un grande. Baci Paolo